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"Parcheggi a L'Aquila nostra priorità", De Santis: "Un successo retrocessione terre edificabili"

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    Anusual SRL
  • 13 lug 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

L’AQUILA – La trasformazione da terreni edificabili in non edificabili, principalmente a destinazione per il verde pubblico, coronata dal successo, con oltre 200 domande dei cittadini che così potranno pagare meno imposte e consentiranno al Comune dell’Aquila di calare i volumi edificabili su altre aree più opportune della città. Un piano regolatore che andrà approvato entro tre anni con la costituzione a giorni del nuovo ufficio di pianificazione. Infine il tema scottante dei parcheggi che non ci sono: con la necessità di di stringere i tempi per la realizzazione del parcheggio lungo via della Croce Rossa, per cui è in itinere la conferenza dei servizi, nella caserma Rossi e previa trattativa con l’Asl, per il parcheggio al posto del palazzone dell’ ex Inam in via XX settembre, oltre al ripristino della scala mobile che collega il parcheggio del termina di Collemaggio e piazza Duomo.

Sono questi temi al centro dell’intervista di Abruzzoweb a Francesco De Santis, assessore comunale con delega all’Urbanistica, della Lega.

Per quanto riguarda la cosiddetta retrocessione delle aree edificabili, spiega l’assessore, “siamo molto soddisfatti e abbiamo raccolto più di 200 domande, da parte di cittadini che avevano perso interesse ad avere un terreno edificabile, e parliamo, in dimensioni, di 35 campi da calcio, e di mezzo milione di metri cubi. A settembre ratificheremo questa sorta di variante. E lo abbiamo fatto non solo per andare incontro alla volontà dei cittadini non più disposti a pagare imposte per terreni edificabili che mai sarebbero stati tali. Ma perché queste cubature le potremmo inserire più intelligentemente nel futuro piano regolatore”.Appunto il piano regolatore: atteso da decenni, complice anche l’emergenza post-sismica.

“Se non ci fosse stato il terremoto – commenta l’assessore – probabilmente L’Aquila come tanti altri capoluoghi in Italia si sarebbe dotata già da tempo di un piano regolatore quindi nessuno oggi dovrebbe più fare polemica su un appuntamento importante con la storia come è la pianificazione della città. Noi comunque andiamo avanti, e nei prossimi giorni sarà ufficializzato il nuovo Ufficio di piano. E siamo intavolando collaborazioni con importanti professionalità a livello nazionale. La sfida sarà anche quella di calare sul territorio quanto prescritto, come linee guida, dalla nuova legge urbanistica regionale che, devo sottolinearlo, è più calibrata per realtà urbane costiere a forte densità, rispetto a un comune diffuso come quello dell’Aquila. Il Piano regolatore avrà anche un altro elemento di pregio: quello di quello di contemplare, in virtù di una convenzione fatta con l’Ingv, una microzonazione sismica di terzo livello dando dunque massima centralità alla sicurezza sismica”.

Infine il nodo dei parcheggi che non ci sono.“Occorre fare una premessa – osserva De Santis -: era chiaro ed evidente che L’Aquila nell’immediato post terremoto  avrebbe da subito affrontare il tema dei posti auto, e si è persa la possibilità di ridisegnare la città, dentro e fuori le mura, liberando ad esempio preziosi spazi per parcheggi non ricostruendo determinati edifici che oggi restano vuoti”.

E prosegue: “noi abbiamo realizzato il parcheggio di Porta leoni che secondo me funziona benissimo, ma ci sono voluti quattro anni, per acquisire l’area, perchè parliamo di iter complessi, e nessuno ha la bacchetta magica. Del parcheggio di via della Croce Rossa se ne parla da decenni e noi lo stiamo finalmente realizzando: siamo alla fase della conferenza dei servizi, che terminerà a settembre, c’è parallelamente una interlocuzione costante con la Soprintendenza, insistendo l’opera a ridosso delle mura urbiche, prevedendo un collegamento mobile con il centro storico.  Il nostro obiettivo è di cantierizzare l’opera entro un anno, terminati gli espropri. A breve sarà realizzato poi il parcheggio della caserma Rossi, a ridosso del centro offrendo molti preziosissimi posti auto. Ci chiedono infine perché non realizziamo il parcheggio all’ex Inam. La risposta è semplice: il palazzo che ora rappresenta solo un elemento di degrado, e che deve essere abbattuto per la riqualificazione funzionale di quell’area, con una bella piazza e un parcheggio multipiano, appartiene alla Asl, e anche qui c’è una fitta interlocuzioni in corso”.


"La retrocessione delle terre edificabili un successo. Ora testa al piano regolatore e ai parcheggi"

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